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mostre itineranti 2017. Da maggio in 5 province italiane

 

“Guardare alla bellezza che non tramonta”. Questa frase di papa Francesco sarà il titolo che accompagnerà il percorso delle mostre itineranti di “Rivela“ nel 2017.

Quattro mostre che tra il mese di maggio e il mese di dicembre percorreranno tutta la provincia di Verona con alcune tappe anche a Brescia, Trento , Treviso e Milano.

Due di esse trattano temi artistici (“Raffaello. Il vero, il bello, il giusto” e “Tessere la Tua lode. Le opere lignee di fra’ Giovanni da Verona in Santa Maria in Organo”), una si inserisce nelle ricorrenze per il centenario delle apparizioni di Fatima (Fatima nel cuore della storia) e la quarta viene proposta in occasione della canonizzazione di Santa Madre Teresa di Calcutta (Madre Teresa. Vita, spiritualità e messaggio). Come ogni anno “Rivela” le propone alle parrocchie, alle sagre, ai comuni, e alle scuole. Con il trascorrere del tempo le mostre sono diventate, per chi le propone, uno strumento per relazionarsi con le realtà del proprio territorio, per incontrare persone e riflettere insieme sul significato dei temi proposti. Nel 2016 hanno collaborato nelle esposizioni di “Rivela” 520 volontari che hanno potuto incontrare attraverso le visite guidate 23.000 persone. Numerose anche le visite delle scuole con circa 6000 studenti tra i quali 2500 hanno partecipato ai laboratori didattici. In questi primi mesi del nuovo anno chiunque è interessato ad allestire una mostra ha la possibilità di prenotarla; Il nome della sua località, parrocchia o scuola sarà così inserito nel materiale promozionale che verrà diffuso in tutta la provincia da maggio a dicembre. L’associazione accompagna i volontari in ogni aspetto organizzativo con la formazione delle guide e la presenza alle presentazioni ufficiali oltre alla fornitura della mostra, delle strutture per l’allestimento e della pubblicità.

I titoli proposti nel 2017 sono:

Fatima nel cuore della storia: la mostra propone uno sguardo sugli avvenimenti del XX secolo alla luce del Messaggio di Fatima. Fatima come punto centrale della libertà religiosa e avvenimento di grazia e misericordia, che conduce alla scoperta del desiderio più vero del cuore dell'uomo: l’incontro con una Presenza che risponde e che è la Via, la Verità e la Vita. Lucia, Francesco e Giacinta, come tanti altri, hanno fatto questo incontro.

Madre Teresa. Vita, spiritualità e messaggio. A cura di Mother Teresa Center La mostra offre un percorso attraverso la vita e la spiritualità della suora albanese nata a Skopje nel 1910 e morta a Calcutta nel 1997. È un viaggio attraverso una vita e allo stesso tempo attraverso un mistero, quello di una donna che ha attraversato il mare e affrontato a mani nude la vastità dell’oceano di povertà che abitava le strade dell’ex-capitale delle Indie britanniche. La mostra testimonia l’immensità dell’impresa e gli scritti di Madre Teresa, scoperti solo dopo la sua morte, svelano il segreto della Santa dei poveri. È la stessa Teresa a narrare nelle sue lettere l’esperienza mistica dell’ascolto della Voce di Gesù, la paura di fare ciò che le viene chiesto, di essere povera fra i più poveri per amore di un Dio Crocifisso, di portarlo là dove non va nessuno, nei tuguri abitati dalla miseria, dalla fame, dalla malattia e dalla disperazione di sentirsi abbandonati da tutti, non amati, non voluti. Il simbolo per tutto il mondo di questa offerta totale di amore al servizio dei poveri è il sari bianco bordato di azzurro.

Tessere la Tua lode. Le opere lignee di fra' Giovanni da Verona in Santa Maria in Organo. La mostra vuole far incontrare al visitatore il monaco benedettino olivetano fra' Giovanni da Verona (vissuto tra la fine del XV secolo e l'inizio del XVI) proprio nella sua città, nella chiesa di Santa Maria in Organo, dove si trovano il coro e la sacrestia che il Vasari descrive come “la più bella sacrestia che vi fusse in Italia”. Di fra' Giovanni da Verona sappiamo assai poco. Non ha lasciato scritti ma solo i frutti della sua totale dedizione alla Gloria di Dio. Infatti, fra' Giovanni usò tutta la sua arte nella lavorazione del legno affinché ogni suo confratello, nei ritmi propri dell'azione liturgica, e chiunque si fosse lasciato e si lasci oggi avvincere dalla bellezza delle sue opere, potesse fare la stessa esperienza dell'universalità della salvezza cristiana che lui aveva vissuto nella preghiera e nel lavoro (ora et labora). Lo dice con la sua firma: "R.do in Xo p.f. Joai.mo" (al reverendo in Cristo padre frate Giovanni monaco). Fra' Giovanni attraversa la tensione dell'umanesimo ad affermare la centralità dell'uomo forte della certezza che Dio non è limite alla realizzazione dell’uomo stesso, ma la pienezza di tutte le sue espressioni. In questa ottica ha fatto sue le innovazioni artistiche del tempo, come la profondità e la prospettiva nelle immagini, raggiungendo livelli di assoluta eccellenza. Come ha detto papa Benedetto XVI, «abbiamo bisogno di uomini il cui intelletto sia illuminato dalla luce di Dio e a cui Dio apra il cuore, in modo che il loro intelletto possa parlare all'intelletto degli altri e il loro cuore possa aprire il cuore degli altri. Soltanto attraverso uomini che sono toccati da Dio, Dio può far ritorno presso gli uomini».

Raffaello: il vero, il giusto, il bello. La mostra presenta alcune opere maggiori del pittore urbinate, ordinate per temi, illustrando alcune dimensioni dell’esperienza cristiana. Il suo fondamento: il Mistero diventa evento nella persona di 
Gesù Cristo; 
il suo donarsi nella storia: il Mistero diventa storia del popolo
cristiano; 
le sue dimensioni: il Mistero diventa esperienza vissuta; 
la sua quotidianità: il Mistero diventa preghiera.

Chi interessato ad esporre una delle mostre in calendario può contattarci ai nostri recapiti.