Associazione Rivela | Via Turbina 45 37139 Verona | P.I. e C.F.: 03269810234
background

Inaugurata la mostra fra Giovanni da Verona 500

News e Magazine

News ed eventi Magazine Podcast

 

E’ stata inaugurata sabato 10 maggio la mostra celebrativa “Tessere la Tua lode. Le opere lignee di fra’ Giovanni da Verona” organizzata dall’Associazione Rivela, in collaborazione con la Diocesi e il Comune di Verona. L’evento espositivo è ospitato nel Silos di Levante del Complesso Universitario Santa Marta, a Verona, all’interno di spazi che per la prima volta si aprono alla città dopo un'importante operazione di rigenerazione urbana da parte del Comune.

 

 

Sono intervenuti al taglio del nastro: per il Comune di Verona, la vicesindaca e assessora ai Beni culturali Barbara Bissoli e l'assessora alla Cultura Marta Ugolini; per Rivela, il presidente Ermanno Benetti e i curatori Giovanni Bresadola e Laura Miceli; per la Diocesi, il vicario generale mons. Osvaldo Checchini; il segretario generale di Fondazione Cattolica Assicurazioni Giovanni Tessitore e il direttore del Consorzio Lignum Nicolò Fazioni, Diego Facciotti per i cortometraggi ideati e prodotti da Mosaiko.

 

Bissoli: «Grazie all'ex sindaca Michela Sironi che ha dato il via a questa grande operazione di rigenerazione, acquisendo il compendio che vede riaprire le porte alla città dopo due anni e mezzo di lavori e nonostante due perizie di variante. Non era scontato poter riaprire l’edificio con una mostra, all’indomani della fine dei lavori e della riconsegna dell’immobile, ma ora possiamo apprezzare la bellezza del luogo e del percorso che valorizza le due funzioni del Silos di Levante come sede espositiva e universitaria». 

 

Ugolini: «Questo progetto culturale arriva nei 500 anni dalla scomparsa di un artista, un intarsiatore, un monaco olivetano che forse non è ancora abbastanza conosciuto a Verona. La mostra su fra' Giovanni ci accompagna a scoprire una parte del patrimonio della nostra città». 

 

Benetti: «La mostra su fra’ Giovanni meritava di essere fatta in questo luogo. In un periodo di sovraesposizione mediatica, fra' Giovanni ci lascia un insegnamento: mettere in mostra quello che vale. Da queste stanze si vedono passare tanti ragazzi che frequentano l'università e si ripensa ai coetanei che centocinquant’anni fa qui producevano pane e gallette. Un aspetto che, all’inizio del percorso, abbiamo voluto valorizzare».